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Intelligenza artificiale. Da domani anche sul tuo smartphone

Alessandro Polli – Settembre 4, 2017

Dopo l’annuncio lo scorso 29 maggio da parte di ARM − società nippobritannica leader nella produzione di processori per i dispositivi digitali di ultima generazione − di una nuova generazione di processori progettati specificamente per fornire un livello di prestazioni adeguato alle più recenti applicazioni di machine learning e di intelligenza artificiale, era chiaro che l’IA sarebbe stata destinata a fare parte integrante della nuova generazione di smartphone.

E infatti Huawei presenta all’IFA di Berlino il nuovo SoC Kirin 970, destinato ad equipaggiare i nuovi smartphone top di gamma, tra cui il Mate 10 e il Mate 10 Pro, disponibili dal prossimo mese di ottobre. La realizzazione del Kirin 970 è affidata alla taiwanese TSMC, già produttrice del SoC A11 di Apple che equipaggia l’iPhone 8.

Kirin 970 è contraddistinto da alcune interessanti caratteristiche. Tecnologia costruttiva a 10nm, con una densità di 5,5 miliardi di transistor per centimetro quadrato. Nuova architettura Octacore con quattro core ARM Cortex A-73 a 2,4 GHz e quattro core Cortex A-53 a 1,8 GHz, mentre le funzionalità grafiche sono affidate alla nuova GPU ARM Mali G-72, presentata nel maggio scorso. Inoltre, supporta lo standard HDR 10 con decoding in 4K a 60 fps ed encoding a 30 fps, garantendo una piena compatibilità con servizi quali Netflix. Infine, il Kirin 970 adotta un modem Cat. 18, che garantisce download fino a 1,2 Gbps, dove la rete è abilitata.

Ma il vero punto di forza del nuovo SoC è rappresentato dalla presenza di una Neural Processing Unit (NPU), cioè di un supporto dedicato per applicazioni di machine learning. «Guardando al futuro degli smartphone, siamo sulla soglia di una nuova ed entusiasmante era», afferma Richard Yu, CEO di Huawei Consumer Business Group. «Huawei è impegnata nella trasformazione dei dispositivi smart in dispositivi intelligenti grazie alla costruzione di funzionalità end-to-end che supportano lo sviluppo coordinato di chip, dispositivi e cloud. L’obiettivo finale è quello di fornire un’esperienza utente molto migliore. Il Kirin 970 è il primo di una serie di nuovi progressi che porteranno potenti funzionalità AI nei nostri dispositivi e li renderanno migliori rispetto a quelli della concorrenza».

Huawei dichiara performance fino a tre volte superiori rispetto al Kirin 960, attuale SoC di vertice. Il miglioramento è particolarmente evidente nell’image processing: grazie alla NPU, in un test di riconoscimento immagini il Kirin 970 ha elaborato 2.500 immagini al minuto, contro le 97 del suo predecessore. Ma soprattutto la presenza di una NPU consentirà di implementare algoritmi di machine learning – quali quelli utilizzati dalla tastiera Android per le funzioni di autocompletamento della frase − direttamente sul dispositivo, senza passare per il collo di bottiglia rappresentato dal cloud.

Fonte: Huawei