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Scenari. Un esoscheletro robot nel futuro dell’industria

Alessandro Polli  |  Ottobre 8, 2017

L’esoscheletro robot è un dispositivo wearable nato in ambito biomedico allo scopo di potenziare le capacità fisiche (forza, agilità, velocità, potenza, ecc.) dell’utilizzatore che lo indossa.

La sperimentazione dell’esoscheletro robot in ambito militare è stata pressoché immediata. Il DARPA – la Defence Advanced Research Projects Agency, l’agenzia governativa del Department of Defense statunitense fondata nel 1958 per sviluppare nuove tecnologie ad uso militare – ha finanziato un progetto di esoscheletro nel quadro del piano Warrior Web, finalizzato al superamento delle principali limitazioni dell’equipaggiamento di fanteria, sia dal punto di vista del peso, sia da quello della protezione degli organi vitali del combattente.

La soluzione messa a punto poco più di 3 anni fa, presentata al grande pubblico da Bruce Upbin in un articolo apparso su Forbes, adatta all’ambito militare l’esoscheletro robot originariamente messo a punto dalla Ekso Bionics per restituire la capacità di deambulazione a pazienti costretti su sedia a rotelle.

E se dopo il soldato bionico il futuro ci riservasse l’operaio bionico? È di questi giorni la notizia del finanziamento delle attività di IUVO, spin-off dell’Istituto di Bio Robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa specializzato in soluzioni per l’assistenza, la riabilitazione ed il potenziamento motorio in attività di vita quotidiana, da parte di due big player della robotica a livello mondiale, Comau (leader mondiale nel campo dei robot industriali) e Össur (società islandese specializzata nella costruzione di dispositivi bionici per riabilitazione). Le due multinazionali detengono la maggioranza della società pisana, fondata nel 2015 da un gruppo di post-dottorati, professori e ricercatori, con l’obiettivo di industrializzare i promettenti risultati di alcuni progetti di ricerca sviluppati in ambito universitario.

«Questa joint venture», dichiara Mauro Fenzi, CEO di Comau, «rappresenta un passo fondamentale per la creazione di esoscheletri robotizzati indossabili che possano migliorare la mobilità e la qualità della vita umana”. E aggiunge: «Unendo il know-how e le tecnologie abilitanti di ogni partner, siamo in una posizione unica per estendere l’uso della robotica al di là del settore manifatturiero e verso una realtà globale più avanzata. Credo che il fattore distintivo di un progetto come IUVO sia la combinazione tra le competenze di Comau nel settore dell’automazione e la vasta esperienza di Össur nel campo della bionica, rafforzato dalla capacità di realizzare prodotti, come gli esoscheletri, capaci di dimostrare i vantaggi della robotica».

Fonte: Industria Italiana